Welfare – Ambito sociale Lecce: stabilizzate 34 operatrici di cui 23 dal Comune di Lecce

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3 Agosto 2022

Il Ministero dell’interno ha autorizzato la procedura di stabilizzazione presso il Comune di Lecce di 23 operatrici sociali che lavorano da anni con contratti a termine nell’Ambito territoriale sociale di Lecce. Il Comune di Lecce quindi, potrà procedere a dare sicurezza e stabilità lavorativa a cinque figure di funzionario amministrativo, sedici assistenti sociali, una educatrice e una mediatrice familiare. In tutto sono 34 le operatrici stabilizzate distribuite tra i dieci Comuni dell’Ambito sociale. La stabilizzazione delle lavoratrici dell’Ambito sarà garantita dalle risorse del Fondo Quota Servizi Povertà, istituito dalla Legge di Stabilità 2016, finalizzato alla copertura dei livelli essenziale delle prestazioni di assistenza sociale (LEP).

Un risultato importante, soddisfazione anche per Anci Puglia e per il gruppo di lavoro del Programma ATS guidato dal dr. Piero D’Argento, frutto della costante azione di supporto e assistenza tecnica fornita da Anci ai Comuni pugliesi nel settore delle politiche e dei servizi sociali territoriali. L’attività si colloca all’interno del Programma di Assistenza agli ambiti Territoriali Sociali gestito da Anci Puglia in collaborazione con l’Assessorato al welfare della Regione.

“Ringrazio i miei assessori, Silvia Miglietta in primis e Christian Gnoni, i dirigenti, la segretaria comunale, i consulenti di ANCI Puglia coordinati da Piero D’Argento e il Consiglio comunale che ha sostenuto il nostro percorso”. – ha dichiarato il sindaco di Lecce Carlo Salvemini – “Nonostante i limiti stringenti imposti dalla procedura di riequilibrio siamo riusciti con determinazione, tenacia e ostinazione a portare a compimento questo percorso, riportando legittimità e regolarità piena in un settore che teneva professionisti e prestazioni sociali nel limbo della precarietà, con meno diritti e tante preoccupazioni. Questo risultato significa per i cittadini più fragili veder garantita la continuità delle prestazioni sociali e socio assistenziali e restituire serenità e fiducia ai professionisti del welfare comunale e alle loro famiglie, ripagandole delle tante preoccupazioni vissute che non hanno mai messo in discussione dedizione al lavoro.”

Antonio Branca