Le misure mirano a garantire maggiore trasparenza e affidabilità
L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha approvato e pubblicato il nuovo Manuale sull’attività di qualificazione per l’esecuzione di lavori pubblici di importo superiore a 150.000 euro, aggiornato al nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs. 36/2023).
Il documento, approvato con la delibera n. 413 del 22 ottobre 2025, integra i più recenti orientamenti interpretativi dell’Autorità, oltre alle novità legislative e giurisprudenziali intervenute in materia di appalti e qualificazione delle imprese.
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Principali novità introdotte
Il Manuale aggiorna in modo significativo le regole per la qualificazione delle imprese esecutrici di lavori pubblici, con particolare attenzione alla trasparenza e alla verifica dei requisiti.
Tra i punti di maggiore rilievo:
- Acquisizione di rami d’azienda
L’ANAC chiarisce che, ai fini della qualificazione, l’impresa cessionaria deve dimostrare il possesso dei propri requisiti se l’acquisizione è avvenuta oltre sei mesi dalla stipula del contratto di cessione. - Avvalimento e condizioni preliminari
Per il ricorso all’avvalimento sono introdotte due nuove condizioni:- Deposito dell’ultimo bilancio dell’impresa ausiliaria entro 18 mesi dalla firma del contratto;
- Rispetto del primo indicatore di reale funzionalità/produttività dell’impresa ausiliaria.
Obiettivi e impatto per i Comuni e le imprese
Le nuove disposizioni puntano a rafforzare la trasparenza, la tracciabilità e l’affidabilità dei processi di qualificazione delle imprese che operano negli appalti pubblici.
Per gli enti locali e le stazioni appaltanti, il Manuale rappresenta uno strumento aggiornato di riferimento operativo per la verifica dei requisiti e la gestione delle procedure di gara in conformità al Codice dei Contratti Pubblici.





